RAMIFICAZIONI
Disdemona. Δυσδαιμονíα Cattiva stella
Composizione performativa, visuale, sonora da Otello di Giuseppe Verdi e William Shakespeare.
Nome di tradizione shakespeariana, ripreso dall’omonima figura dell’Otello; Shakespeare lo coniò basandosi su Disdemona, a sua volta da Giambattista Giraldi Cinzio per i suoi Ecatommiti. In Shakespeare diventa Desdemona, un satellite del pianeta Urano. A proposito di Disdemona, Cinzio lo basò probabilmente sul greco antico, con il significato di “dal destino avverso” “disgraziata”, “sfortunata”, “nata sotto una cattiva stella”. Dopo Verdi Re Lear, Autodafé, Paradiso, Verdi Macbeth, riprende il dialogo di Lenz con l’opera musicale di Giuseppe Verdi. Nella Fabbrica si istituisce un nuovo piano interpretativo dell’opera verdiana: la violenza emanata dallo spazio del lavoro operaio riduce al silenzio il corpo-voce di Desdemona (Disdemona), straziato, soffocato dal fragore della voce ‘polifemica’ della macchina produttiva (Otello). La retorica dell’atto parossistico erotico-amoroso è sostituita dalla verità dello sfruttamento delle donne operaie, uccise dal lavoro alla catena di montaggio.
Date
Parma, Wopa – Via Palermo 6
Martedì 7 ottobre 2025, ore 20.00
Mercoledì 8 ottobre 2025, ore 19.00
Giovedì 9 ottobre 2025, ore 20.00
Venerdì 10 ottobre 2025, ore 19.00
Interpreti
Drammaturgia, imagoturgia Francesco Pititto
Composizione, installazione, involucri Maria Federica Maestri
Elaborazioni sonore Andrea Azzali
Interprete Valentina Barbarini
Interpreti in video Valentina Barbarini, Monica Bianchi, Tiziana Cappella, Carlotta Spaggiari
Cantanti Allievi Accademia Verdiana
Lenz Fondazione
Prima esecuzione assoluta
Commissione del Festival Verdi