Il guardiano e il buffone
ossia Rigoletto (che ride e piange)
Spettacoli e laboratori per i più piccoli
RegioYoung
Spettacolo per un pianista, un cantante e un attore tratto da Rigoletto di Giuseppe Verdi
Par bambini a partire dai 3 anni
In un museo del giocattolo, un imbranato guardiano annuncia al pubblico la chiusura. È rimasto un solo visitatore, incantato da un palazzo ducale in miniatura, intento a parlottare con dei vecchi pupazzi che sembrano magicamente rispondergli. Egli è un ricco collezionista, convinto di essere il Duca di Mantova ed è disposto a pagare qualunque cifra per completare la sua collezione col pezzo più prezioso: la bella Gilda. Dall’altro lato del palazzo, un vecchio e goffo pagliaccio, Triboletto, supplica il guardiano di aiutarlo a proteggere Gilda, che è proprio sua figlia. Da che parte schierarsi? Riuscirà il guardiano a far ricongiungere padre e figlia, e a salvare la collezione del museo?
Data
Parco della Musica
4 luglio 2021 ore 15.30 e ore 17.30
Durata complessiva 1 ora senza intervallo
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Prenotazione obbligatoria: biglietteria@teatroregioparma.it
Interpreti
Drammaturgia e regia
SIMONE FALOPPA, RICCARDO OLIVIER
In collaborazione con ECO DI FONDO
Drammaturgia musicale
GIORGIO MARTANO
Produzione Opera Kids – XII edizione
Note di regia
In un museo storico del giocattolo, un imbranato guardiano annuncia l’orario di chiusura al pubblico. È rimasto un solo visitatore, nella sala dei giocattoli rinascimentali, intento a fissare un palazzo ducale in miniatura e a parlottare fitto con dei giocattoli antichi in costume da ballo, che sembrano magicamente rispondergli, come fedeli cortigiani. Com’è possibile? I giocattoli rispondono? È vero o è un incantamento notturno? Il visitatore è un affascinante quanto ricchissimo collezionista, convinto di essere il Duca di Mantova. È disposto a pagare qualunque cifra per completare la sua collezione col pezzo più prezioso: la bella Gilda. La vuole, ma non la trova. Il malcapitato guardiano non riesce a credere alle sue orecchie quando, dall’altro lato del palazzo ducale, un vecchio e goffo pagliaccetto-giocattolo, Triboletto, lo supplica di aiutarlo a proteggere a qualunque costo sua figlia Gilda. Da che parte schierarsi? Chi ha bisogno davvero del suo aiuto? Riuscirà il guardiano a far ricongiungere padre e figlia, e a salvare la collezione del museo? Essendo l’opera un dramma conteso tra due uomini (Rigoletto – deforme, straziato, colla maschera dell’imbecille, e una musica funerea, magata – e il Duca di Mantova) ho immaginato un guardiano notturno (ATTORE) e un visitatore (cantante-TENORE) piacente, positivo, esattamente come le celeberrime arie del Duca di Mantova.
La vicenda avrà modo di dipanarsi attraverso una serie di giocattoli antichi, parlati e manovrati (come pupazzi da ventriloqui, alti 40 cm) da entrambi gli interpreti, e divisi in due famiglie: prepotenti e vessati. In conclusione, una drammaturgia di giocattoli fantastici che si affida a due umanissimi paladini d’opposte posizioni, nel rispetto dei temi didattici previsti (lotta al bullismo), preservando le orecchie e gli occhi di un pubblico così piccino dall’impattare la disperazione di Rigoletto, che mirabilmente trasuda da ogni nota verdiana assegnatagli, o di doverlo vedere… ipotesi altrettanto spaventevole, trattandosi di una figura metamorfica e misteriosa… un buffone, gobbo…