CONCORSO ART BONUS 2025
VOTA IL TEATRO REGIO DI PARMA AL CONCORSO ART BONUS 2025 DEL MINISTERO DELLA CULTURA
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Il Concorso Art Bonus 2025
Un Concorso per premiare il Progetto Art Bonus dell’Anno
Il Concorso Art Bonus è organizzato dal Ministero della cultura, ALES Spa e Promo PA Fondazione – LuBeC allo scopo di promuovere una sempre più diffusa conoscenza dell’Art Bonus (legge n. 106/2014), la misura fiscale introdotta per incentivare le donazioni a favore della cultura attraverso un beneficio fiscale del 65%.
E’ stato ideato nel 2016 con l’obiettivo di premiare l’impegno di quanti, beneficiari e mecenati, rendono possibile attraverso l’Art Bonus il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale del nostro Paese.
Ogni anno sul portale governativo Art Bonus vengono selezionati i progetti che nell’ultimo anno hanno chiuso con successo una loro raccolta fondi Art Bonus, e questi progetti vengono inseriti nella pagina del sito dedicata al concorso dove avvengono le votazioni nella prima fase, cui segue una finale che si tiene solo sui canali social di Art Bonus.
Dal lancio del concorso e fino al termine delle votazioni circa 2 mesi dopo, chiunque può accedere alla piattaforma del concorso ed esprimere il proprio voto a favore di uno o più progetti in vetrina.
Un modo per condividere e dare popolarità ai tanti diversi progetti che si stanno realizzando in tutta Italia grazie all’Art Bonus, sempre più sentito proprio dai cittadini non solo come un bonus fiscale ma anche come un’opportunità per esprimere riconoscenza verso le istituzioni del proprio territorio e condividere i valori della cultura.
Teatro Regio di Parma – Attività 2024
L’attività del Teatro Regio di Parma si sviluppa lungo tutto l’anno intorno a due assi portanti: la Stagione d’opera, danza e concerti e il Festival Verdi, unico festival monografico che dal 2001 celebra Giuseppe Verdi. Al calendario del Festival, dal 2016 si affianca quello del Verdi Off, rassegna di appuntamenti diffusi a ingresso libero nelle terre verdiane, rivolgendosi a famiglie, giovani, bambini e a coloro che si trovano in luoghi di cura e negli istituti penitenziari. Il Teatro Regio si impegna a coniugare la tradizione con nuovi linguaggi artistici e si pone al centro di una fitta rete di relazioni che lega partner, associazioni, artisti, pubblico e media nel segno dell’inclusione e della partecipazione.
In questo senso, la programmazione di attività dedicate a scuole e famiglie, Regio Young, e ai pubblici fragili con minori opportunità di accedere alla cultura, Regio Insieme, è integrata dal Manifesto Etico, un progetto sociale che coinvolgere gli artisti impegnati nelle produzioni invitandoli a donare il proprio tempo in occasioni di incontro e dialogo con le comunità del territorio. Anche nel 2024, l’attività si è arricchita ulteriormente di progetti e rassegne che concorrono alla mission e alla vision della Fondazione, con laboratori, workshop, masterclass e prove aperte per vivere tutte le anime del Teatro.
Riconosciuto ente formativo nel 2015, il Teatro Regio affianca all’educazione musicale della collettività, alla formazione delle nuove generazioni di interpreti e di professionisti dello spettacolo attraverso le attività e i percorsi formativi dell’Accademia TRP (Verdiana, Sartoria, Voci Bianche), impegnandosi a supportare e dare spazio ai nuovi talenti.
La Fondazione Teatro Regio di Parma è stata costituita nel gennaio 2002. Riconosciuta Teatro di Tradizione, promuove la diffusione dell’arte e della cultura dello spettacolo, la formazione professionale dei quadri artistici e tecnici e l’educazione musicale, al fine di conservare e valorizzare l’inestimabile eredità storico-culturale legata, in particolare, all’Opera, alla danza e alla musica in genere. Socio fondatore è il Comune di Parma. Soci benemeriti sono la Fondazione Cariparma e la Fondazione Monte di Parma.In origine Nuovo Teatro Ducale, il Teatro Regio di Parma fu costruito per volontà della duchessa Maria Luigia d’Asburgo-Lorena, moglie di Napoleone, inviata a governare il Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla dopo il Congresso di Vienna. Iniziati i lavori nel 1821 su progetto dell’architetto di corte Nicola Bettoli, il Teatro inaugurò il 16 maggio 1829 con Zaira, composta per questa occasione da Vincenzo Bellini su libretto di Felice Romani.
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