“Si può viaggiare nell’infinito…”
“Si può viaggiare nell’infinito…”
S’ispira a questo verso l’edizione 2015 del Festival Verdi, che trova in Shakespeare e nel tema del viaggio le sue direttrici.
Il Festival vede nella produzione di tre titoli d’opera, di cui due nuovi allestimenti, e nel denso programma di concerti, incontri, mostre, giornate di studi, spettacoli e attività di approfondimento per i giovani e le scuole, un primo decisivo momento di rilancio della manifestazione, che intende parallelamente rafforzare la collaborazione della Fondazione Teatro Regio con tutte le Istituzioni musicali e culturali di Parma, Busseto e del territorio. Un rilancio che è stato possibile anche grazie a partners e sostenitori, alcuni dei quali hanno risposto al nostro invito incrementando significativamente il loro sostegno, altri accettando con entusiasmo di sostenerlo per la prima volta.
Il programma proposto si articola in tre sezioni strettamente legate, che si offrono al pubblico come occasione di scoperta e arricchimento: alle opere e ai concerti del cartellone principale si intrecciano gli appuntamenti di Around Verdi che annoverano una prima assoluta e un brano commissionato ad hoc, con i quali il Festival intende ribadire la volontà del Teatro Regio di ampliare i confini dell’opera lirica, per dare spazio ad altri linguaggi espressivi, che stimolino nuove riflessioni intorno all’opera verdiana, valorizzando il talento dei giovani, la loro creatività e il rapporto con la contemporaneità, nel segno dell’incessante ricerca creativa di Giuseppe Verdi che il Festival fa propria. In VerdiYoung accanto a proposte spettacolari dedicate al pubblico dei più piccoli si offre un articolato programma di iniziative di approfondimento con progetti, laboratori didattici, lezioni tenute da maestri e artisti protagonisti del festival offerte gratuitamente.
A breve distanza dal mio insediamento, considero questa la prima traccia di un percorso che desidero sviluppare con impegno e determinazione, per favorire la crescita del Festival, consolidarne l’identità culturale e gli auspicabili riflessi sul territorio che solo una manifestazione di successo può garantire.
Vi aspettiamo, venite in viaggio con noi.
Anna Maria Meo
Direttore generale Teatro Regio di Parma