PIANSE ED AMÒ PER TUTTI
Recital lirico benefico in favore dell’Ospedale dei bambini di Parma “Pietro Barilla”.
Le voci verdiane scure sono dell’introspezione, dell’introversione, dell’energia. Verdi se ne era presa cura fin da subito e più passava il tempo più capiva che i giovani, non solo sul palcoscenico, erano tigri di carta. Se nel 1844 il Silva di Ernani canta lo smacco della canizie di fronte alla gagliardia del giovane e tre anni dopo Macbeth piange sui propri errori, in mezzo ci sono due voci scure che in Attila contrattano i destini del mondo. Sono uomini maturi con riserve di energie come quelle che sfoga Rigoletto, o dogmatiche come il rivoluzionario Procida, ma è anche il gesto ultimo contro qualcosa di più grande e imperscrutabile: da qui la disillusione di Boccanegra, l’acredine di Fiesco, il nichilismo di Filippo II, la rassegnata consapevolezza di Posa, raro baritono con la gioventù dalla sua. E non solo: quando si sentiva scippati i diritti d’autore da quei compositori come Raff che parafrasavano le sue melodie non sembra di sentir tuonare la voce del feudatario delle Roncole con il tono scuro e dolente di un baritono o di un basso?
Giuseppe Martini
Data
Teatro Regio di Parma
Venerdì 20 dicembre 2024, ore 20.30
Durata 2 ore circa compreso un intervallo
Interpreti
Baritono Luca Salsi
Basso Michele Pertusi
Pianoforte Milo Martani
Presenta Ilaria Notari
Programma
Giuseppe Verdi (1813-1901)
Simon Boccanegra “Il lacerato spirito”
Simon Boccanegra Scena e duetto “Suona ogni labbro il mio nome… Simon? – Tu?”
Macbeth “Perfidi! All’Anglo contro me v’unite… Pietà, rispetto, onore”
I Vespri siciliani “O tu, Palermo”
Joachim Raff (1822-1882)
Air favori de l’opera Les Vêpres Siciliennes de Verdi, op. 81
Giuseppe Verdi (1813-1901)
Attila Scena e duetto “Attila!… Tardo per gli anni e tremulo”
Intervallo 20 minuti
Giuseppe Verdi (1813-1901)
Ernani “Infelice! e tu credevi”
Rigoletto “Cortigiani, vil razza dannata”
Eugène Ketterer (1831-1870)
Valse Fantastique sur “Macbeth”, op. 168
Giuseppe Verdi (1813-1901)
Don Carlo “Ella giammai m’amò… Dormirò sol”
Don Carlo “Per me giunto è il dì supremo”
Don Carlo Duetto “Restate… O signor, di Fiandra arrivo”
In collaborazione con Comune di Parma