«Un piccolo fermaglio… uno specchio…un ventaglio»
La mostra vuole testimoniare non solo il percorso di Madama Butterfly sui palcoscenici parmigiani, ma anche il rapporto che ha legato il pubblico con il mondo di quest’opera, nata nel pieno di una suggestione culturale di grande momento a cavallo fra Otto e Novecento.
Il Giappone non è infatti inscindibile dal fascino di Madama Butterfly, e del resto Puccini volle evitare la semplice apposizione di un “colore locale” sulla partitura, cercando semmai di innervare le melodie nello sviluppo psicologico ed emotivo della protagonista. In questo modo però il Giappone di Butterfly diventa ancora più intrigante. Da qui nasce il gusto per i kimono e gli oggetti decorati alla giapponese che fin dall’ultimo quarto del XIX secolo avevano contagiato intellettuali e collezionisti di tutto il mondo, e che ancora non smettono di esercitare il loro fascino.
In queste sale si parla di Madama Butterfly al Regio e al Reinach, di cantanti celebri, di interpretazioni particolari, di allestimenti discussi. Ma anche di oggetti, di collezionismo locale e di alcuni clamorosi pezzi storici che – certamente pochi lo sanno – sono conservati in raccolte private a Parma.
Giuseppe Martini
Ridotto del Teatro Regio di Parma
dal 6 Giugno al 17 Luglio 2015
La mostra è aperta con ingresso libero, nell’ambito del percorso di visita del Teatro Regio,
fino al 27 Giugno 2015 dal martedì al sabato, dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 17.30,
dal 29 Giugno al 17 Luglio 2015dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.30 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 18.30
Madama Butterfly a Parma fra teatro e collezionismo
Soprintendenza archivistica della Regione Emilia-Romagna, Sezione musicale della Biblioteca Palatina,
Emeroteca Comunale di Parma, Fondazione Cariparma, Raina Kabaivanska, Wilma Vernocchi, Artemio Cabassi,
Gianluca Montacchini, Roberto Ricci, Tomasetti Family Winery